La maggioranza delle persone é convinta che la parola “stress” derivi dall’inglese.
Anche io pensavo fosse cosí.
È comprensibile: molte parole che
usiamo oggi in ambito psicologico sono di derivazione Americana: stress
management, borderline, burnout, strategie di coping, counselling, life
coach…
Eppure la parola stress deriva dal latino.
Viene dalla parola latina strictus che significa stretto, serrato.
Quando l’ho scoperto, ho pensato che associare lo stress a qualcosa di stretto fosse perfetto: infatti, quando sono stressata, mi manca il respiro, come se avessi la gola stretta e non passasse piú l’aria.
In veritá, in origine la parola stress non aveva nulla a che vedere con le sensazioni che proviamo quando siamo sotto pressione. Inizialmente è stata usata in fisica per indicare le forze che agiscono su un corpo quando cerchiamo di deformarlo, di piegarlo per esempio.

E, se vogliamo deformare un pezzo di metallo, ci sono almeno due forze che agiscono: la nostra forza, quella che noi usiamo per storcere il metallo, e la forza del metallo, che si oppone alla nostra e fa resistenza.
Queste due forze opposte sono lo stress. Il loro risultato è un cucchiaio un pó piegato, ma non rotto, perché ha resistito.
E noi siamo un pó come questo pezzo di metallo. Quando siamo
stressati, anche noi abbiamo due forze contrastanti che agiscono: da una parte
c’è la vita, le situazioni che ci accadono, che ci mettono alla prova e cercano
di piegarci, dall’altra ci siamo noi, con le nostre forze, con tutte le
strategie che mettiamo in atto per contrastare quegli eventi stressanti.
Per la psicologia, queste ultime sono lo stress: una forza interna, la forza che noi opponiamo alle situazioni che cercano di piegarci.
Le prove di stress vengono fatte sui materiali per verificare il loro punto di rottura: i materiali vengono compressi, deformati, piegati per capire se saranno resistenti. Allo stesso modo, la vita ogni giorno ci presenta delle situazioni stressanti, degli stressor che cercano di piegarci, che mettono alla prova la nostra risposta di stress.
Fortunatamente il nostro cervello è molto resistente e si è evoluto per reagire e continuare a funzionare anche nelle situazioni piú difficili.
Ma le persone non sono proprio come pezzi di metallo! A
volte, infatti, siamo sensibili a stress
leggeri ma prolungati nel tempo.
Le situazioni molto stressanti sono facili da riconoscere, quelle insidiose sono quelle piú lievi, che sembrano non avere effetto su di noi: le situazioni della nostra quotidianitá che ci scalfiscono lentamente. É lì che dobbiamo portare la nostra attenzione per imparare a gestirle al meglio.
Il nostro cervello ha infinite possibilitá e puoi imparare a riconoscere e gestire anche queste situazioni con le tecniche adeguate ed evitare che col tempo diventino dannose per te e per la tua salute.
Ti è mai capitato di avere una reazione esagerata a qualcosa di insignificante, solo perché era la centesima volta che accadeva? La tipica goccia che fa traboccare il vaso?
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